I consigli di Kamillo: “L’uomo di ferro”

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“L’uomo di ferro arrivò in cima alla scogliera” recita l’incipit de L’uomo di Ferro di Ted Hughes. Un classico della fantascienza per ragazzi che anno dopo anno acquista sempre più forza e fascino.

In questa storia ambientata negli anni ’50, il gigante di ferro compare un giorno all’improvviso, senza nessuna spiegazione. Come prevedibile terrorizza gli abitanti della città, e come prevedibile gli abitanti lo vogliono distruggere. Grazie all’aiuto di Hogarth, un ragazzino, gli abitanti riescono a mettere fuoriuso il gigante, ed è qui che cominciamo a capire il valore della storia. Questa presenza non faceva del male a nessuno, sono state le persone ad avere paura di qualcosa che non conoscevano. E quando l’Uomo di Ferro dovrà difendere non solo la cittadina, ma l’intera umanità da una vera minaccia, allora capiamo definitivamente quanto gli ‘errori di valutazione’ siano sul serio dannosi per tutti.

Non per forza il contenuto morale fa di una storia, una buona storia, ma qui siamo di fronte all’espressione ottimale del racconto di fantascienza come metafora per descrivere problematiche sociali e umane. Ted Hughes, inoltre, è stato sì uno scrittore ma soprattutto poeta. Cosa che si nota e apprezza nella musicalità del linguaggio di questo libro, consigliato dai 9 ai 99 anni.

Da non perdere anche Il gigante di ferro, il capolavoro di animazione tratto dal libro.

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